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Fonte: Donna moderna

Intanto scopriamo cos’è e da dove viene il famoso acido ialuronico di cui tutti parlano: è prodotto da cellule localizzate soprattutto nelle cartilagini delle articolazioni (chiamate sinoviociti) allo scopo di proteggere e idratare i tessuti e dar loro pienezza e plasticità.

Grazie alla sua struttura molecolare, l’acido ialuronico si comporta esattamente come una spugna ed è quindi in grado di assorbire, trattenere o rilasciare piccole o grandi quantità di acqua in base al fabbisogno del nostro corpo

Ma esistono anche numerosi alimenti in grado di rifornire il nostro corpo di acido ialuronico e sono quelli antiossidanti che lo producono naturalmente. quali sono? Tra i più comuni, quelli che contengono vitamina A, C, E, omega-3 e polifenoli, quindi frutta (soprattutto arance, kiwi, limone, uva, ananas, melograno, albicocche e mirtilli), verdura (cavolfiore, prezzemolo, carota, cetriolo, finocchio, insalata verde, spinaci, zucca), tè verde, carni bianche, pesce (tonno, aringhe, sgombro e salmone) e formaggi magri.

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Presso la nostra sede è possibile prenotare una consulenza per definire un programma idoneo a soddisfare tutte le esigenze  specifiche, abbiamo in sede un medico nutrizionista che può aiutarvi a integrare di acido ialuronico la vostra dieta e che al bisogno, saprà pianificare insieme all’estetista il programma di dimagrimento più adatto

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L’acido ialuronico all’interno del nostro corpo, purtroppo, tende a diminuire con l’età: se infatti a 20 anni questa ‘spugna’ capta il 100% dell’acqua, a 65 anni il valore scende al 25%. Naturalmente, la prima conseguenza è l’invecchiamento cutaneo, con perdita di compattezza ed elasticità della pelle e la comparsa delle tanto odiate rughe. Così come anche la comparsa di problemi alle articolazioni.

Non solo. L’acido ialuronico agisce come ‘spazzino di radicali liberi‘ e ha un effetto antiossidante fondamentale nella protezione dai danni delle esposizione ai raggi solari

 

L’acido ialuronico ha inoltre notevoli capacità cicatrizzanti ed è per questo che può perfino essere utilizzato su ustioni di II e III grado. Ma può essere anche applicato in forma di crema, gel e spray in caso di tagli, abrasioni o scottature. Perfino in campo oculistico l’acido ialuronico ha fatto il suo ingresso: lo si utilizza infatti per curare la sindrome dell’occhio secco.

Il campo però in cui tutti riconosciamo il suo valore è senza dubbio quello estetico: non solo agisce da riempitivo sulle rughe ma riduce anche gli inestetismi dovuti all’acne giovanile.

Fonte: Donna Moderna